Ripensando i piani di Vittoria Calzolari

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In occasione dei 100 anni dalla nascita di Vittoria Calzolari, si è tenuta a Roma il 5 ottobre 2024 una Giornata di studi cui hanno partecipato diversi studiosi tra cui alcuni suoi collaboratori. L’iniziativa è stata promossa e coordinata da Claudia Mattogno, che studia da anni il lavoro di Calzolari, e Simone Quilici, direttore del Parco archeologico dell’Appia Antica dove l’incontro ha avuto luogo, a ricordare l’impegno pluridecennale di Calzolari, che quel Parco ha progettato e contribuito a realizzare grazie a un impegno civile e politico.

Come avviene con gli studi biografici che si avvalgono dell’accesso a documenti inediti di archivio e di testimonianze riferite a periodi diversi, l’approfondimento ha consentito di mettere a fuoco aspetti della personalità e del ruolo svolto da Vittoria Calzolari nell’urbanistica italiana del secondo Novecento. Già nota per i suoi progetti, i contributi teorici, l’insegnamento sui temi del paesaggio, Vittoria Calzolari è emersa come figura poliedrica di paesaggista, urbanista e pianificatrice, sostenitrice della “paesistica” come disciplina (ha fondato per questo la Scuola di specializzazione presso l‘Università La Sapienza di Roma).

Propongo qui il mio intervento per il quale ho potuto avvalermi di documenti del mio archivio professionale, raccolti quando lavoravamo al Prg di Siena (1987-1990) e Calzolari era consulente per il sistema del verde e del territorio agricolo.


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