A dieci anni dalla scomparsa di Bernardo Secchi la Scuola di dottorato e il CityLabCluster dell’Università IUAV di Venezia, in collaborazione con la Fondazione Braillard Architectes di Ginevra e l’Habitat Research Center dell’EPFL di Losanna, ha organizzato il PhD Seminar “Bernardo Secchi: Legacies” che si è tenuto a Venezia il 30 e 31 ottobre 2024. Nelle due giornate di seminario si sono portati contributi sulle diverse eredità di Secchi seguendo tre piste di lavoro.
La prima giornata, dedicata ai temi – “Themes”-, è stata affidata ai dottorandi di differenti Scuole chiamati con una call a proporre chiavi di lettura dell’eredità di Secchi, in particolare sulle questioni attinenti a “Soil as infrastructure” – sessione 1 – ed “Emerging inequalities” – sessione 2. Le due sessioni sono state introdotte da Maria Chiara Tosi e da Stefano Munarin. Hanno discusso i contributi dei dottorandi, nelle due sessioni rispettivamente, Sara Protasoni e Gianni Talamini, Alessandro Coppola e Sabina Favaro; ha concluso Emanuel Giannotti.
Le sessioni della seconda giornata su “Legacies and Archives”, introdotte da Paola Viganò e da Luca Velo, sono state dedicate alle altre due piste di lavoro. La prima sessione -“Legacies”- è stata affidata all’interpretazione di Cristina Bianchetti con riferimento agli scritti di Secchi e a Marcel Smetz con riferimento ai progetti elaborati dallo Studio Secchi Viganò. Ne sono emersi un profilo di Bernardo Secchi caratterizzato dalla spiccata capacità di muoversi su molteplici fronti di ricerca, alla cui piena comprensione potrà contribuire lo scavo critico sulle fonti primarie, e la capacità dei progetti dello Studio di portare innovazioni nell’urban design.
La sessione “Archives” ha preso le mosse dalla decisione di Paola Viganò e dei figli di Secchi -Piercesare, Carla e Alessandra- di affidare alle cure dell’Archivio Progetti dello IUAV l’archivio e la biblioteca di Bernardo Secchi. Gli interventi di Giovanni Marras e Alberto Ferlenga si sono focalizzati sull’importanza del nuovo fondo entro il patrimonio dell’Archivio Progetti, quello di Panos Mantziaras sui modi per valorizzare i lasciti illustrando le attività della Fondazione Braillard.
In quest’ultima sessione ho presentato il contributo, che qui propongo, sul ruolo fondamentale degli archivi degli urbanisti per una conoscenza non banale dell’area disciplinare e sulla specificità delle eredità. Gli anni di lavoro con Bernardo Secchi all’Università, nella rivista “Urbanistica” e per l’elaborazione dei primi piani hanno lasciato tracce importanti nel mio archivio e ho colto questa occasione per richiamarle.