“L’eredità di Don Felipe”

di

“L’eredità di don Felipe. Una storia riminese”, da me pubblicato nel 2020 con Edizioni Progetto Cultura, è la storia vera raccontata come un romanzo dei cento anni di una famiglia riminese, dagli albori del Novecento a quelli del secolo attuale.

Filippo emigra negli anni ‘20 in Perù, lasciando a Rimini la moglie e il figlio Arturo. Non tornerà mai più. Alla sua morte, nel 1950, nominerà erede di metà della sua consistente fortuna il figlio, che non si recherà in Perù a rivendicare il lascito e non ne parlerà mai in famiglia. Il nipote Giacomo, dopo circa quarant’anni ritrova casualmente copia del testamento e decide di andare nel paese sudamericano sulle tracce del nonno. Tornerà a Rimini deluso e da quel momento la sua vita non sarà più quella di prima.

Di fatto il personaggio principale del romanzo è Rimini, mio luogo di nascita dove ho vissuto fino alla maturità scientifica. La città è presente con la sua anima, i suoi luoghi, lo scorrere degli eventi lungo il corso di un secolo, ma il romanzo non fotografa la situazione di oggi bensì la storia che l’ha attraversata, con i suoi usi e costumi. Dalla descrizione degli eventi e dei sentimenti dei vari personaggi, si avverte la nostalgia per il luogo da cui tutto è partito e tutto ogni tanto ritorna. L’uso saltuario di alcune frasi in dialetto riminese e nelle lingue dei luoghi dove i personaggi si sono trovati non ne complica la lettura. E comunque in chiusura si trovano le traduzioni.

Il 3 settembre 2020 il libro è stato presentato in una diretta Facebook sulla pagina di Daniele Nahum, con la partecipazione di Pierrette Lavanchy (che aveva scritto la prefazione), Giuseppe Argentesi e Maurizio Festanti. Registrazione dell’evento è disponibile in rete su Youtube.


Pubblicato

in

di